26 gennaio 2016

Non ci vuole un genio

Non ci vuole un genio per regolare un semaforo a senso unico alternato.
Eppure ultimamente, quelli in cui m'imbatto, sembrano impostati dall'imbecille degli imbecilli.
Non è che mi voglio mettere io a pontificare di cose matematiche che poco ne so, però due conti due si possono fare.
Dato x il tempo del verde di una direzione di marcia e y il tempo del verde della direzione opposta, e ammesso che siano uguali, per chiudere il ciclo temporale serve l'elemento z e cioè il tempo in cui entrambi i semafori sono rossi ed è necessario affinché le vetture che transitano per ultime al verde arrivino dall'altra parte.
Per fare un conto semplice, ipotizzando
x = 25"
y = 25"
z = 10"
Si ha, ogni minuto, un tempo morto in cui tutti stanno fermi di 10 secondi. Che in un'ora sono 600, cioè 10 minuti, cioè 1/6 del tempo totale.
Ora z è un tempo tecnico, che varia a seconda della situazione e della lunghezza del tratto stradale a senso unico alternato quindi, una volta stabilito, non può variare. Ma x e y ovviamente sì.
Basta allungare il tempo di x e y per vedere dissolversi al vento ogni tipo di coda sulla strada.
Portiamo x e y, per esempio, a 55" e con lo stesso tempo morto di 10 secondi - ma questa volta in un ciclo di 2 minuti - sarà solo 1/12 del tempo totale quello in cui tutte le vetture stanno ferme.
Fatevelo da soli il calcolo di quante auto in più al giorno potrebbero transitare da quell'imbuto.
E non sto nemmeno a introdurre un ragionamento su tempi differenziati tra x e y a seconda dell'orario della giornata.
Ah, comunque io passo in motorino.

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