13 settembre 2011

Indovina chi è venuto a cena

Da piccolo avevo diversi idoli, da Gianni Morandi ad Adriano Panatta, da Neil Armstrong a Raffaella Carrà, da Cochi e Renato a Gustavo Thoeni. E poi avevo un dio: Gigi Riva.
Stasera me ne stavo beato all'autogrill a farmi un trancio di pizza al salamino di Spizzico quando mi chiama Giacomo da Cagliari. Stava mangiando alla Stella Marina di Montecristo, mangi pesce mangi bene spendi poco.
Mi fa: "Ciccio sai chi c'è a cena a un tavolo accanto al mio?"
E lì ho capito, non ci vuole uno scienziato.
"Noooo, Gigi Riva? Scherzi?"
"No, non scherzo, Ciccio, è qui da solo..."
(ma perché continua a chiamarmi Ciccio? Boh!)
"Dimmi che devo fare" mi chiede.
Le immagini di una vita di tifoso, discepolo, adepto e fan sfegatato mi sono passate davanti agli occhi.
"Beh, chiedigli... chiedigli se ha rivisto Hof, digli che mio padre è andato a vederlo al Palagi quando si ruppe la gamba la seconda volta, fagli i complimenti per il sito, digli che ho scambiato delle email con suo figlio, digli che compro le sue reliquie su ebay, digli che ho un bellissimo articolo su una Domenica del Corriere di fine anni sessanta con una foto di lui in camera con alla parete un poster di De André e con ai piedi un paio di mocassini senza calzini. Digli che gli avevo scritto un paio di lettere, ma che non mi ha mai risposto. Digli che magari poteva pure. Ah, e digli che vorrei una delle sue maglie degli anni settanta, quelle bianche coi risvolti rossoblù e il filino al collo. Parlagli magari della doppietta nel 3 a 1 all'Inter a San Siro, dei suoi 35 gol in maglia azzurra e di quella incredibile rovesciata contro il Vicenza. Digli che l'amo. Fatti una foto insieme a lui o stringigli la mano. Chiedigli se davvero Greatti di nome faceva Ricciotti. Senti se puoi baciare il suo piede sinistro. Digli che ho fatto benzina a Comunardo Niccolai, quel coglione.
Anzi no guarda, non fare nulla, non dirgli un cazzo. Non disturbarlo proprio. Lasciamolo mangiare tranquillo. Non sia mai che gli rovino la digestione dopo tutte le gioie che mi ha dato."
"Se vuoi te lo passo..."
"No, non importa, magari se ti capita digli soltanto che i mocassini senza calzini non è cosa..."
Lo so che non ci crederete, ma tornando a casa, ho sentito un tuono, un Rombo di Tuono, e i brividi lungo la schiena.

1 commento:

Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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