20 novembre 2014

P'anda' 'n Cina

Ma ve la ricordate quella pazza della mi' nipote, no che quella l'è pazza davvero... la piglia e la parte, spesso da sola, e gira il globo terracqueo come non ci fosse un tra cinque minuti.
In capo a un anno l'è stata nella Terra del Fuoco a vedere il Perito Moreno, nel Sudest asiatico un paio di volte perché aveva perso le foto del primo giro, in gabbia con le tigri, a mangiare grilli e cavallette, sperduta in Scandinavia a caccia dell'aurora boreale, in Lettonia non chiedetemi a far che, a catafiondarsi giù in un bungee jumping artigianale che mammamìa, in cima a Punta Penia sulla Marmolada.
Ora l'è in Cina e ci uozzappa robe meravigliose che van dalle muraglie ai pandi, situazioni anche un po' surreali per uno come me che ha vissuto il doppio dei suoi anni ma ha girato meno dellaa metà.
Diciamo che sulla qualità delle foto si può ancora lavorare, deve aver usato il filtro dagherrotipo.
Quanto ai testi, riceviamo e fedelmente pubblichiamo, in anteprima assoluta anche rispetto ai suoi aggiornamenti di stato su Faccialibro che restano in attesa di connessioni migliori.

Dalla Cina con uozzap: "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita..." come il sommo poeta anche questo viaggio principia dai gironi più bassi per arrivare alle somme rote... treni, sputi, bambini che pisciano nelle piazze e cagano nei bus nelle buste di plastica, colazioni con zampe di gallina -unghie comprese- lesse e teste di pesce con salsa piccante, sputi, bagni intasati, di nuovo treno per molte ore, troppe, vicoli bui, cani che ti ringhiano e inseguono nelle risaie, uomini impolverati di terracotta, noodles, hot pot, riso alla cantonese, miele da sgranocchiare, noodles, lumache, ravioli al vapore, maiale, riso e fagioli con banano, biscotti con uovo sodo e miele, bacchette, sacchetti di plastica come piatti, pannocchie nere, succo di cocco, succo di bambù e soprattutto succo di mais, noodles, thè, e poi che dire... chilometri... non so quanti ma tanti in treno, aereo, piedi, bus, bici, metropolitana, macchina, treno, motorino, sempre e solo treno, fare di prima mattina yoga al tempio con le cinesi, balli in riva al fiume con altre cinesi, innamorarsi della muraglia cinese ed avere una voglia irrefrenabile di volerla fare tutta, scalini, macchina con sconosciuti, Hua Shan con la neve, scalini, 2 gradi...22 gradi, risaie, galline, cascate, rocce, musica cinese, luci strobo e fluo, candele, lanterne, buio, caos, il silenzio, il suono della natura, biglietti d'amore lasciati accanto a te sul treno con traduzione della dedica in inglese, vedere e toccare un panda - la realizzazione di un sogno, città proibite, templi sui monti, sudore, brividi, guanti, occhiali da sole, infradito, scarponi da trekking, la bellezza di una doccia a fine giornata, la carica di una doccia a inizio mattina, la mancanza di una doccia, lonely planet scarabocchiata, strappata, sgualcita, vissuta. L'indimenticabile mia compagna di viaggio la musica -quella giusta-, il mio fedele compagno di viaggio: lo zaino, amato e odiato, lanciato e messo nei posti peggiori per poi abbracciarlo in treno per addormentarmi... odi et amo, incenso, comunismo, bamboo, taichi, kung fu, hutong, gente che gira in pigiama e che fa trekking in ciabatte anzi pantofole per la precisione, aquiloni al parco, addormentarsi e svegliarsi tra le rocce di yangshuo, svegliarsi e addormentarsi nel parco delle sette stelle, perdere asciugamano e sciarpa, perdersi e non ritrovarsi... perdersi nella bellezza di questo paese per non ritrovare la via di casa "...e quindi uscimmo a riveder le stelle."

4 commenti:

Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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