6 aprile 2012

Read Only Memory n. 6

Da adulto, se c'è una cosa che mi ricorda l'eccitazione per la sorpresa da cavare fuori dall'uovo di Pasqua, è la lettura d'un libro.
È una sensazione più lenta, diluita, che senti fremere forte nelle mani solo quando ti appresti a cominciare un nuovo romanzo, poi si fa soffusa.
Spaccare l'uovo è voltare la copertina e tuffarsi dentro al primo capitolo.
Come a Pasqua, poi, la sorpresa spesso può deludere, non di rado è moderatamente piacevole, ma alcune pregiate volte è davvero appagante e vale l'attesa, e vale il gioco, la candela, Sansone e tutti i Filistei.
E ce ne sono a bizzeffe di sorprese celate, e nemmeno troppo, dentro alle pagine di un buon libro, e non appena ti accorgi di averle comprese e tolte dall'incarto, succede che c'hai quella faccia lì, un po' ebete e un po' sorniona, di quando, tra i pezzi di cioccolato, tiravi su una sorta di trottola colorata e non vedevi l'ora di farla girare, per sempre.

Accostarono le tende alle finestre. È così semplice lasciare la casa dove si è abitato per anni. Non ci si affeziona a un alloggio, tantomeno un ufficiale. Perché diventi casa, un'appartamento condominiale dev'essere abitato da una donna. Se lei se ne va, o muore, la casa torna a essere semplicemente un edificio, una baracca, un buco. Così disse il colonnello a Helena Puusaari.
"Ti manca ancora tua moglie?" chiese lei.
"Sì. Tyne è morta di tumore tre anni fa. Il primo anno è stato il più difficile. Ho preso anche un cane, ma un cane non sostituisce una moglie, per quanto sia di razza."
(Piccoli suicidi tra amici - Arto Paasilinna)

E voi, che sorpresa avete trovato nel vostro libro (n)uovo di Pasqua?

11 commenti:

  1. provincia

    la vita in un piccolo paese ha anche dei privilegi
    ad esempio se sulla busta c'è scritto solo
    nome cognome località
    il postino non avrà alcuna esitazione
    su dove portare quella posta

    i postini sono giovani belli e intraprendenti
    da uno di loro puoi comprare del buon vino rosso a buon prezzo
    un altro tiene in casa una pinza universale in un paio di giorni
    fa il drenaggio attorno alla casa
    quasi gratuitamente

    un terzo ha la figlia al secondo anno di primaria
    la bambina ogni tanto ammicca a qualcuno perché
    abbassi l'orecchio alla sua bocca
    e sussurra sai io porto il tanga

    stanka hrastelj - loro tornano la sera - sette autori della giovane poesia slovena (trad. miha obit)

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  2. Risposte
    1. Uhm... E perché no? Dovrai spiegare ;)

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    2. Ho letto solo Il bosco delle volpi, e questa è stata la mia lapidaria recensione su aNobii:
      Sciatto, dozzinale, di pessimo gusto, lontanissimo dal più elementare criterio di umorismo, privo di tecnica, raffazzonato, dilettantesco. Letto per motivi professionali, da dimenticare al più presto.
      Magari avrà scritto di meglio, dato il grande successo popolare che riscuote, ma a me è passata la voglia di verificarlo.
      (ecco, poi mi sento sempre a disagio quando stronco un libro che piace ad altri, ma insomma, via, è bello ciò che piace. O no? Mumble mumble...)

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    3. l'ho terminato, il libro, non è che mi ha convinto appieno e non è un libro che consiglierò. Ma non lo considererei così terribile, infatti non l'ho abbandonato, anzi.
      Avrei voluto dargli una possibilità ulteriore, al vecchio Arto, e pensavo proprio al bosco delle volpi, fatica risparmiata!
      D'altra parte, come faccio a non fidarmi di te?

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  3. «Faccio di tutto per non averti fra i piedi. La vita è più semplice se non ci sei. Non ho neppure particolari sensi di colpa, quando trovo qualcuno a cui lasciarti per qualche ora. Quando però stiamo lontano per un po’ di giorni, arrivo a dire che sento la tua mancanza. Sarà l’abitudine. Ma non farlo sapere in giro».
    Massimiliano Verga.

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  4. Paasilinna me l'hanno consigliato amici, e ho preso un paio di suoi libri, ma devo ancora leggerli, come spesso accade ... già, prendo i libri e non guardo che sorpresa c'è dentro. Assurdo. In questo periodo mi sono appassionato ai fumetti, le graphic novel, e vi ho trovato un sacco di belle sorprese. Spezzo una lancia per i libri a fumetti ...
    p.s. però, se devo essere sincero, un paragone con lo scoprire la sorpresa nell'uovo, io lo farei con il sesso ...ma vale per noi single, mi raccomandi ;)

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  5. "Il gelido sentore dell'acciaio. Il ghiaccio gli accarezzò la spina dorsale.
    Smarrito, così piccolo in mezzo a quel buio, le mani fredde, l'immagine corporea che svaniva lungo corridoi di cielo televisivo.
    Voci.
    Poi il fuoco nero trovò le diramazioni dei nervi, dolore al di là di qualunque sensazione alla quale si attribuisce il nome di dolore..."

    William Gibson
    Neuromante.

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  6. "La signora che entra in clinica porterà un numero ragionevole di camicie da notte; né stravaganti, né troppo scollate. Per la convalescenza, alla vestaglia stile "Traviata" preferirà una veste da camera più tranquilla che non scandalizzi le suore. Porterà, se crede, alcune federe di cuscino ricamate e un coprilenzuolo di seta per il periodo delle visite. Quando queste verranno, sarà ben pettinata e in ordine, il che non significa che debba farsi un maquillage da gran sera. Prima di entrare in clinica, si depilerà le ascelle e, se la salute glielo consente, si farà lavare i capelli."

    Donna Letizia (Colette Rosselli): Il saper vivere, Mondadori 1960

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  7. m'intriga sapere cosa leggete, i vostri commenti son piccoli feticci.

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    1. Beh, ecco, io non è che legga regolarmente Donna Letizia. L'ho risfogliato in questi giorni per far due risate (garbatissime, peraltro) con mia sorella.
      Il libro che ho cominciato ieri sera fa così:
      "Se solo sapeste cosa non succede ogni giorno in albergo! Non passa giorno senza che succeda qualcosa. Ieri pomeriggio una donna mi ha telefonato da Ginevra per dirmi che è morta sua nuora. Era stata qui due volte. Eravamo diventate molto amiche, anche se ho sempre sentito che c'era qualcosa che non voleva raccontarmi. Non ho mai saputo se fosse divorziata, vedova o separata."

      Christina Stead: Il piccolo hotel, Adelphi 2008

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Ma dici a me? Ma dici a me? Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...

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